Beh, direte voi, ma com’è che permetti i ‘cordialini’ in classe?
Primo: se non romanzo un po’ la verità, chissà che noia per voi che leggete!
Primo e mezzo: sempre parlando di didattica, il racconto crea un evento che suscita, almeno spero, interesse e permette di ricordare meglio quanto trattato.
Secondo: lasciate ogni speranza a voi che entrate in un itis o professionale per meccanici. Pensate che farete l’insegnante? Forse, nei ritagli di tempo. Minimo siete dei carabinieri! Se cercate di fare l’insegnante inflessibile, oltre all’auto vi disfano anche la testa! Potrei motivare meglio quanto scritto, ma non è lo scopo di questo blog. Comunque, è facile intuire che le componenti marginali del vivere sociale non vanno certo al liceo.
Terzo: ho ottenuto risultati didattici e umani ottimi da quella classe. Hanno imparato il disegno, non mi hanno distrutto la macchina, anzi mi hanno incollato un foglio con scritto: ‘Gargiu, ti vogliamo bene’.
Tornando alla didattica, prima di elencare alcune metodologie multimediali, mi piace descrivervi le caratteristiche essenziali della programmazione didattica annuale in parte da me usate nel passato e in parte assimilate durante il corso Silsis.
Essa, partendo da eventuali prerequisiti e dall’analisi di partenza della classe, si pone il traguardo di raggiungere degli obiettivi attraverso la trasmissione di contenuti. Questo si attua attraverso l’uso di metodologie, strumenti, materiali (tradizionali o innovativi, la multimedialità per esempio).
I criteri di verifica, servono a stabilire se si sono raggiunti gli obiettivi prefissati.
Tutto questo, se ben sintetizzato nella programmazione, aiuta il docente nel suo lavoro.
Riguardo agli obiettivi, è possibile classificarli in tre categorie:
Obiettivi delle conoscenze (conoscenze descrittive – ‘che cosa’)
Obiettivi delle abilità (conoscenze procedurali – ‘come’)
Obiettivi delle competenze (conoscenze contestuali – ‘con’)
Su questa base è possibile definire l’unità didattica come l’elemento minimo della programmazione che si prefigge di perseguire degli obbiettivi specifici che appartengono alle prime due categorie descritte.
L’unione di due ho più unità didattiche omogenee rispetto ad un obbiettivo di competenza, crea il modulo. In questa maniera la programmazione didattica diviene modulare.
La verifica di fine unità servirà a testare le conoscenze (Cn) e le abilità (Ab) sia per la teoria (T) che per l’eventuale laboratorio (L).
Una verifica di fine modulo, meno specifica e di più ampio respiro, servirà a testare le competenze degli alunni nel contestualizzare in scenari meno restrittivi le conoscenze e abilità assimilate dalle unità. Chiaramente conoscenze e abilità sono ritenute indispensabili per il raggiungimento della sufficienza. Il raggiungimento di certe competenze permettono un giudizio migliore del profitto degli alunni. Comunque, anche nelle singole unità esistono obiettivi di conoscenza e abilità ritenuti facoltativi.
Di seguito vi espongo un esempio di programmazione didattica modulare per Disegno Meccanico in una terza ITIS:
MODULO A – NORME PER IL DISEGNO MECCANICO
UNITA’ A1 Introduzione e strumenti di lavoro
UNITA’ A2 Rappresentazione di particolari meccanici
UNITA’ A3 Quotatura di particolari meccanici
MODULO B – COLLEGAMENTO FRA PARTICOLARI MECCANICI
UNITA’ B1 Collegamenti fissi
UNITA’ B2 Organi di collegamento filettati
UNITA’ B3 Organi di collegamento amovibili
MODULO C – FINITURA SUPERFICIALE E TOLLERANZE
UNITA’ C1 Tolleranze dimensionali
UNITA’ C2 Rugosità
UNITA’ C3 Zigrinature
MODULO D – SVILUPPO DI DISEGNI D’ASSIEME
UNITA’ D1 Considerazioni tecnologiche e meccaniche
UNITA’ D2 Disegno d’assieme
MODULO E – DISEGNO ASSISTITO DAL CALCOLATORE
UNITA’ E1 Disegno bidimensionale
UNITA’ E2 Elementi di modellazione solida
Sviluppiamo ora due unità del mcodulo B:
UNITA’ B2 Organi di collegamento filettati
Prerequisiti: Nozioni di base di disegno tecnico Contenuti: Generalità e definizioni sui collegamenti filettati, rappresentazioni, tipi di filettatura, designazione, organi di collegamento. Tempi: 3 settimane
N.B.: Cn=conoscenza, Ab=abilità, T=teoria, L=laboratorio.
Obiettivi di teoria fondamentali
· CnT1 Conoscere gli scopi delle unioni filettate.
· CnT2 Conoscere la definizione degli elementi geometrici caratteristici.
· CnT3 Conoscere i principali sistemi di filettatura.
· AbT1 Sapere rappresentare le unioni filettate (in particolare vite mordente, bullone e prigioniero).
· AbT2 Sapere quotare le unioni filettate.
· AbT3 Sapere consultare le tabelle unificate.
· AbT4 Saper rappresentare i dispositivi antisvitamento.
Obiettivi di teoria opzionali
· CnT4 Conoscere i processi di ottenimento per gli organi filettati.
· CnT5 Conoscere le classi di resistenza per viti.
· CnT6 Conoscere forma e scopi delle gole di scarico.
· AbT5 Sapere consultare le tabelle unificate per le gole di scarico.
Obiettivi di laboratorio fondamentali
· AbL1 Sapere utilizzare i comandi CAD per disegnare le unioni filettate.
Modalità di verifica, di recupero e/o approfondimento Verifica scritta/grafica a fine unità. Eventuale rivisitazione dei contenuti e verifica di recupero. Eventuale approfondimento mirato e valutato in itinere e in contemporanea al recupero.
UNITA’ B3 Organi di collegamento amovibili
Prerequisiti: Nozioni di disegno tecnico industriale, finitura superficiale, tolleranze e unioni filettate. Contenuti: · Assi e alberi. · Chiavette. · Linguette. · Accoppiamenti scanalati. · Perni e spine. · Anelli elastici. · Esempi di collegamenti con organi non filettati. Tempi: 3 settimane
N.B.: Cn=conoscenza, Ab=abilità, T=teoria, L=laboratorio.
Obiettivi di teoria fondamentali
· CnT1 Saper definire gli assi e gli alberi in base alla loro funzionalità.
· CnT2 Saper descrivere le diverse estremita d’albero.
· CnT3 Saper descrivere la diversa funzione delle chiavette e delle linguette.
· CnT4 Conoscere le caratteristiche di un accoppiamento scanalato.
· CnT5 Conoscere la funzione di perni e spine.
· CnT6 Conoscere la funzione degli anelli elastici.
· AbT1 Saper rappresentare e quotare collegamenti con chiavette, linguette, perni, spine e anelli elastici su alberi e assi.
· AbT2 Designare le chiavette, linguette, perni, spine e anelli elastici secondo la normativa unificata.
Obiettivi di teoria opzionali
· CnT7 Saper scegliere le frese adatte per costruire le sedi per linguette.
· AbT3 Rappresentare e designare alberi e mozzi scanalati.
Obiettivi di laboratorio fondamentali
· AbL1 Saper utilizzare i comandi CAD per disegnare collegamenti amovibili utilizzando le librerie di normalizzati a disposizione.
Modalità di verifica, di recupero e/o approfondimento Verifica scritta/grafica a fine unità. Eventuale rivisitazione dei contenuti e verifica di recupero. Eventuale approfondimento mirato e valutato in itinere e in contemporanea al recupero.
Nessun commento:
Posta un commento